lunedì 11 marzo 2013

Il panico: la natura degli attacchi


Il panico è una sensazione di paura e inquietudine profonda che può durare un paio di minuti o prolungarsi fino a più di un'ora. In generale, il panico si manifesta sotto forma di attacchi legati a determinate fobie o patologie della psiche.
Quando non si tratta di una vera e propria sindrome, l'attacco di panico può sparire nello stesso momento in cui si rimuove il fattore ansiogeno. Se però il panico sembra scatenarsi senza alcuna apparente motivazione razionale in modo ripetuto e intenso, bisogna parlare di Disturbo da Attacchi di Panico (DAP).

Quali sono i sintomi del panico?

A livello mentale, ciò che caratterizza il panico è la paura incontrollata di perdere il controllo e di impazzire o morire, che porta alla necessità di evadere immediatamente dalla situazione che genera l'attacco e che spesso si traduce in depersonalizzazione o distacco generico dalla realtà.
A livello fisico, i sintomi più comuni sono quelli di normale risposta al pericolo. I meccanismi di autodifesa attivano una maggiore ossigenazione dei tessuti che necessita di un supporto cardiaco piuttosto sostenuto. La disfunzione sta nel fatto che, in realtà, non esiste alcun pericolo reale ed è tutto frutto di una cattiva interpretazione della realtà a causa di un deterioramento dei modelli cognitivi.
Le manifestazioni più frequenti del panico sono:
·         tachicardia;
·         sudorazione;
·         respiro affannoso;
·         nodo in gola e senso di nausea;
·         svenimenti.

La terapia contro il panico

Panico
L'anamnesi con il paziente è una fase indispensabile per costruire un cammino terapeutico efficace contro il panico e le manifestazioni eccessive d'ansia. La migliore cura possibile consiste in una combinazione tra farmaci e psicoterapia.
Sul piano farmacologico, la somministrazione di ansiolitici e antidepressivi è la più indicata, mentre a livello psicoterapeutico, è la terapia cognitivo comportamentale ad aver dato il maggior numero di casi di guarigione.
Con la TCC, lo psicoterapeuta diventa una sorta di coach del paziente, insegnandogli come interpretare gli eventi, affrontando e gestendo le situazioni ansiogene e bloccando all'origine le immagini negative.
Le tecniche utilizzate sono quelle del problem solving, del decision making e del training autogeno, per controllare il respiro, fondamentale per mantenere la calma ed evitare l'iperventilazione.

Continua la lettura al seguente link per approfondimenti sul panico

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